Terapia Cellulare: come rallentare gli effetti dell’invecchiamento, invece che correggerli 11 Luglio 2023 – Posted in: Blog

Per poter parlare di terapia cellulare è necessario, innanzitutto, chiarire e definire alcuni concetti importanti della medicina estetica, come biostimolazione, biorivitalizzazione e bioristrutturazione.

Il processo di invecchiamento è causa di una serie di mutamenti  a carico di diverse strutture organiche

terapia cellulare Questo può essere connesso a cause legate al proprio bagaglio genetico (20-30% cronoinvecchiamento) e dovute ai fattori ambientali in cui viviamo (70-80% fotoinvecchiamento). 

Le moderne terapie di Medicina Estetica, volte a rallentare il processo di invecchiamento, sono capaci di prevedere l’aumento delle difese antiossidanti, per l’ottimizzazione delle funzioni cellulari eventualmente compromesse. 

Per questo negli ultimi mesi si sente sempre più parlare di biostimolazione e biorivitalizzazione della cute, soprattutto in rapporto alla trasformazione che la medicina e la chirurgia estetica stanno subendo: queste branche si stanno spostando sempre più verso programmi volte alla prevenzione e di stampo restitutivo, anziché correttivi.

 

BIOSTIMOLAZIONE,  BIORIVITALIZZAZION E   BIORISTRUTTURAZIONE

Va precisato che definiamo biostimolazione cutanea: “l’attivazione delle funzioni biologiche della cute al fine di ottimizzare la fisiologia di questa con una conseguente miglioramento estetico  e rallentamento dell’invecchiamento cutaneo. Al contrario, chiameremo con il termine di bioristrutturazione cutanea la variazione dei componenti del derma effettuata al fine di ottenere un miglioramento estetico, anche con danno della fisiologia della cute. ”(prof.ssor Ceccarelli).


Ci sono due obiettivi fondamentali della BIO a livello cutaneo :

  1. quello di ristabilire la presenza di acido ialuronico immettendo acido ialuronico;
  2. quello di stimolare i fibroblasti a produrre più collagene, acido ialuronico, ed elastina.

A seconda della procedura di BIO che viene usata si ottiene uno o l’altro obiettivo. Nell’invecchiamento cutaneo si ha una perdita nel derma di acido ialuronico per minore sintesi e maggiore catabolismo dello stesso, oltre una minore sintesi di collagene. terapia cellulare

La minore presenza di acido ialuronico a livello dermico determina :

    1)  disidratazione dermica;

    2) Compromissione delle funzioni della sostanza fondamentale del derma.

Durante il fenomeno d’invecchiamento, specificatamente nel fotoinvecchiamento, c’è anche una alterazione del microcircolo e, come tutti i tessuti che ricevono meno ossigeno, ovviamente, funziona peggio. 

Menobiodisponibilità di energia, determina compromissione dei metabolismi anabolici e una riduzione di acido ialuronico e del collagene ( benzina per le cellule per cui queste lavorano meno).

Quindi, progredendo con l’invecchiamento, una delle armi che abbiamo molto utili è di certo la bio. 

Il principio della biostimolazione/biorivitalizzazione si fonda sull’utilizzo di diverse sostanze in grado di stimolare le cellule della pelle sia in maniera attiva (biostimolazione), sia passiva (biorivitalizzazione), come: 

  • PDRN, 
  • GAG, 
  • Fosfolipidi, 
  • Aminoacidi a catena ramificata, 
  • NAC, 
  • Vitamina B6,
  • Acido ialuronico a diversi pesi molecolari.

Stimolare attivamente le cellule della pelle vuol dire far si che esse stesse producano acido ialuronico che ha lo scopo di idratare la pelle senza effetti di riempimento

Stimolare passivamente il derma, implica il tentativo di arricchirla esternamente di  acido ialuronico, che richiamerà sempre idratazione e condizioni ottimali per poter funzionare bene.

In altre parole la biorivitalizzazione cutanea consiste in una metodica di supporto non sovrapponibile alla biostimolazione, soprattutto in presenza di pelli particolarmente bisognose di aiuto.

La bio è una terapia curativa, non correttiva. Ed è anche una terapia di manutenzione che si oppone al peggioramento dell’invecchiamento cutaneo, sia foto che crono indotto.

La biostimolazione è una tecnica iniettiva medica volta a migliorare la qualità della pelle

La biostimolazione è una tecnica iniettiva medica volta a migliorare la qualità della pelle del viso, del collo, del décolleté e delle mani. 

È una endofarmacologia, perché porta ad uno stimolo alla produzione di collagene e acido ialuronico da parte della cellula. 

Questa previene ed, entro certi limiti, correggere i danni prodotti dall’invecchiamento cutaneo fisiologico e/o fotoindotto. Ma a differenza dei filler, non agisce sulla singola ruga, ma su una superficie più ampia.


Infatti, la biostimolazione preserva e restituisce alla pelle un aspetto giovanile, soprattutto nei periodi di particolare stress o di cambio di stagione. È particolarmente consigliata in caso di rilassamento dei tessuti, cute secca od opaca, come accade ad esempio dopo esposizione al sole. 

Di solito si tratta di una combinazione di acido ialuronico, usato come biostimolante e non come riempitivo, e miscele di amminoacidi e vitamine. Numerosi studi, hanno messo in evidenza che l’acido ialuronico si riduce gradualmente con l’età. Quindi la biostimolazione serve proprio a stimolare la pelle ad innescare quei processi di rigenerazione che da sola non riesce più a fare, questo grazie ai principi attivi utilizzati.

Le molecole utilizzate nella biostimolazione sono numerose, scelte secondo le condizioni iniziali: 

  • fattori di crescita, 
  • aminoacidi (glicina, l-lisina, l-prolina, l-leucina), 
  • vitamine (A, C, E, D, B, K), 
  • coenzimi (Q10) (singolarmente o in associazione con acido ialuronico).

Quest’ultimo è in genere un acido ialuronico a basso peso molecolare (600.000/ 1.000.000 Dalton) non cross-linked, concepito per essere riassorbito in tempi brevi.

Viene effettuata con degli aghi molto sottili, che riducono al minimo il fastidio. Il prodotto viene iniettato molto superficialmente, perché lo scopo è quello di nutrire la pelle nello strato più superficiale. Se viene iniettato in profondità non serve a niente (equivale a buttare il prodotto). 

Proprio per questo possono restare dei piccoli ponfetti in sede di iniezione che scompariranno dopo qualche ora, così come un poco di rossore dovuto al tipo di liquido utilizzato e al tipo di pelle più o meno sensibile. 

Il risultato è una biorivitalizzazione a lungo termine, che produce turgore, idratazione profonda, stimolazione del derma ed effetto “scavenger” sui radicali liberi.


I fibroblasti stimolati con l’infiltrazione di biostimolante impiegano circa 2-3 mesi per diventare produttivi, per questo l’effetto ottimale si ottiene con più sedute.

Difficile stabilire con precisione della durata dell’effetto, poiché si tratta di un trattamento stimolante e non riempitivo.

L’associazione filler-biostimolante consente, inoltre di prolungare, ottimizzare e completare il risultato di riempimento delle rughe e di ricostruzione delle strutture della pelle.

Una volta che si è raggiunto l’obiettivo, a questa tecnica è possibile abbinare poi altri trattamenti come i filler a base di acido ialuronico e/o di botulino.

La biorivitalizzazione è una tecnica che dona elasticità e compattezza al derma

 La biorivitalizzazione è una tecnica iniettiva medica, il cui principale effetto consiste nell’aumento del turgore e della compattezza cutanea. Questo perché, la biorivitalizzazione, dona forte idratazione e un miglioramento dell’elasticità tale, da rendere la pelle più luminosa e tesa, nascondendo i segni dettati da piccole rughe. 

terapia cellulare Trattandosi di una tecnica che impiega un alto concentrato molecolare di acido ialuronico, sono frequenti, ad esempio, trattamenti di fine estate per “recuperare” una pelle malandata dovuta all’esposizione solare.

A differenza della biostimolazione, la biorivitalizzazione è una esofarmacologia, ciò significa che dà il prodotto già pronto alla pelle.

Infatti questo tipo di acido ialuronico ha un effetto di idratazione

cutanea molto molto importante (rispetto allo ialuronico a basso peso molecolare).

 La biorivitalizzazione può essere effettuata a qualsiasi età, poiché non solo arreca il minimo fastidio durante l’esecurazione, ma è anche esente dalla possibilità di produrre reazioni allergiche. 

I segni più comuni non sono più che un modico arrossamento e qualche sporadico piccolo ematoma. Questi prodotti oggi raggiungono la loro massima espressione negli Idrobooster, che sono degli amplificatori del processo di ringiovanimento cutaneo.

Si tratta di prodotti non riempitivi, il cui scopo è apportare una importantissima fonte di idratazione e di ripristinare i meccanismi di difesa cutanea.

L’idrobooster contiene una percentuale maggiore di acido ialuronico rispetto a quello presente nel biorivitalizzante, ed è ad alto peso molecolare, pertanto il prodotto risulta più viscoso. 

L’acido ialuronico è associato, a seconda delle differenti formulazioni, ad altre sostanze come amminoacidi, antiossidanti e/o vitamine.

Si inietta anch’esso tramite micro-iniezioni,sempre a livello del derma.

La terapia cellulare rappresenta il maggiore interesse perché è la “vera cura”  per rallentare il crono e foto invecchiamento cutaneo

La terapia cellulare rappresenta il maggiore interesse perché è la “vera cura”  per rallentare il crono e foto invecchiamento cutaneo. Infatti con questo metodo, la Biostimolazione e la Biorivitalizzazione agiscono in sinergia con il valore aggiunto di fortissimi antiossidanti. 

Spesso, infatti, la biostimolazione classica non si dimostra essere una misura sufficiente. Questo perché la cellula, se danneggiata, non è in grado di rispondere in maniera ottimale a nessun tipo di stimolazione. 

L’esempio potrebbe essere quello di una batteria di un’autovettura che, nonostante il movimento, non riesce più a ricaricarsi se presenta un danno. 

Stessa cosa avviene nelle cellule della nostra pelle. Ma in questo caso il danno è prodotto da diversi fattori (fumo, sole, inquinamento, ecc.) che mettono fuori uso il principale sistema di difesa delle nostre cellule: il glutatione. 

Questo è estremamente vulnerabile a fattori esterni come il fumo o le radiazioni solari, per cui rischia di essere neutralizzato facilmente. 

La terapia cellulare, agisce proprio mantenendo integro il glutatione e, nello stesso, tempo rallentando l’attività di quegli enzimi proteolitici, che sono responsabili di una rapida perdita di collagene ed acido ialuronico da parte della nostra pelle. 

Questa terapia consiste nell’effettuare delle iniezioni, assolutamente indolori, nelle diverse zone interessate (viso, collo, decolletè, mani), ed i principi attivi sono in grado di produrre una biostimolazione, l’aumento delle difese antiossidanti cellulari (bio-nac) ed un miglioramento della struttura e della funzione della matrice extracellulare con una specifica e forte azione idratante (biorivitalizzazione). Il tutto avviene in un unico momento terapeutico. 

Il risultato è che la pelle così trattata sembra rinascere, presenterà maggiore elasticità, turgore e luminosità. 

terapia cellulare Gli effetti sono visibili nell’immediato, ma l’azione delle sostanze continuerà nelle settimane successive. Per cui si assisterà ad un miglioramento della texure e della pelle nella sua globalità, soprattutto nel lungo termine.

Questa è una terapia che può essere somministrata a prescindere dall’età anagrafica del paziente, perché determina un invecchiamento “sano” ed un rallentamento stesso di tale processo.

È chiaro che questa terapia va adeguata ed eseguita in maniera diversa a seconda dell’età della paziente. Infatti, nei casi di pazienti molti giovani vale il detto “prevenire è meglio che curare”. 

Prendersi cura di sé e del proprio benessere fin da subito, aiuterà sicuramente a prevenire i segni dell’invecchiamento, come la comparsa delle rughe sulla fronte, agli angoli della bocca e dei primi segni dell’età. 

Oggi, a 30 anni,  evitare la comparsa delle rughe è un cruccio che molte giovani si pongono

Di rimedi naturali, consigli sulle creme più efficaci e su eventuali trattamenti estetici preventivi, il web ne è pieno. 
L’obiettivo è quindi prevenire la comparsa dei segni del tempo, ridurre le prime rughe e salvaguardare la bellezza. 

Lo scopo di quello che negli Stati Uniti chiamano “prejuvenation, ossia ringiovanimento preventivo: rallentare gli effetti del processo di invecchiamento, invece che correggerli. 

La terapia cellulare sarà quindi la scelta ideale per prendersi cura della salute della pelle: infatti il cocktail che viene utilizzato in questa procedura medica cambia a seconda dell’età e dell’obiettivo da raggiungere. 

I benefici saranno:

  • Risultato naturale: la pelle apparirà più rapidamente luminosa, idratata e compatta;
  • Risultato immediato: in questo stadio della vita la pelle si presenta molto ricettiva ai trattamenti ed è in grado di ripararsi bene.

Mentre i fattori scatenanti l’invecchiamento a 30 anni sono principalmente due:

  • Uno stile di vita scorretto che include fumo, il consumo di alcool, un’esposizione eccessiva e prolungata ai raggi solari e la mancanza di un adeguato riposo;
  • Il fisiologico invecchiamento del corpo, che coinvolge anche l’epidermide. 

Gli inestetismi più frequenti sono:

  • Pelle spenta e opaca: le cellule morte non vengono sostituite con la stessa velocità nella quale venivano rinnovate prima;
  • Pelle secca: la quantità di sebo, olii e acido ialuronico prodotti diminuisce;
  • Rughe sottili : il collagene e l’elastina si disintegrano più velocemente, mentre la loro produzione rallenta. Le rughe appaiono soprattutto sulla fronte e ai lati della bocca;
  • Iperpigmentazione e photoaging: le macchie e le cicatrici scompaiono più lentamente perché la capacità di rinnovamento cellulare è più debole.

La terapia cellulare quindi a questa età sarà mirata a stimolare il rinnovamento cellulare e a mantenere la pelle giovane e fresca. 

Infine il cocktail può essere formulato per ottenere una ridensificazione dermica per una nutrizione dall’interno. Infatti a 25-30 anni non si pensa ancora alle macchie scure ed alle rughe provocate dai raggi solari, ma dopo un’esposizione solare estiva può essere sicuramente consigliato questo trattamento. 

In questo caso, nel cocktail, sarà predominante un’elevata concentrazione di acido ialuronico libero e naturale che è in grado di idratare in maniera importante la nostra pelle ,come fosse “un bagno d’acqua dall’interno”.

Acido ialuronico per prevenire l’invecchiamento cutaneo e di stimolare la produzione endogena di collagene


terapia cellulare È  bene sottolineare che l’acido ialuronico utilizzato nella terapia cellulare è non cross-linkato, è fluido e quindi non va in nessun modo ad alterare volumi e proporzioni del viso. 

È piuttosto una sorta di nutrimento messo dall’interno con lo scopo di prevenire l’invecchiamento cutaneo e di stimolare la produzione endogena di collagene andando a migliorare la luminosità della nostra pelle, sopratutto dopo un periodo al mare ed una prolungata esposizione solare. 

Con l’avanzare dell’età l’invecchiamento della cute del viso è causato dalla perdita di elasticità, dalla crescente secchezza della superficie, dai raggi solari, dalla mimica facciale, dalla riduzione del grasso sottocutaneo e dalla forza di gravità che fa scivolare lentamente e costantemente i tessuti superficiali verso il basso. La pelle progressivamente si asciuga, perde di tonicità e maggiormente interessata dalla comparsa di rughe.

La minore idratazione delle cellule oltre a influire sulla tonicità ed elasticità della pelle, modifica la risposta anche alla luce del sole, che determina la comparsa di macchie da “invecchiamento”. 

In questo caso la terapia cellulare andrà modulata per perseguire l’obiettivo di un’idratazione profonda e una stimolazione decisa in grado di riattivare quei processi che rallentano con l’avanzare dell’età . 

L’azione antiaging proposta donerà nuovo vigore e una ritrovata elasticità alla pelle, «50 is the new 30»: oggi i 50 anni sono i nuovi 30. 

Insomma, come dimostra Cate Blanchett (54 anni), invertire i processi di invecchiamento cutaneo è possibile ma richiede impegno. 

La buona notizia è che ci sono soluzioni alla portata di tutte le cinquantenni, e non solo, che vogliono avere una pelle splendida. 

Quindi a seconda delle condizioni della pelle, il medico stabilisce un vero e proprio percorso di cura della pelle personalizzato, stabilendo caso per caso una terapia cellulare ad hoc, in cui gli elementi cambiano in funzione dell’obiettivo da raggiungere e dell’età della paziente.

Si valuterà solo in seguito la frequenza con quale ripetere il trattamento per avere risultati più soddisfacenti.