Calorimetria indiretta 30 Giugno 2023 – Posted in: Blog

La calorimetria indiretta è uno strumento fondamentale per la buona riuscita di una dieta efficace e personalizzata. Questo perché, la calorimetria indiretta, rappresenta un esame indispensabile per conoscere il metabolismo basale, in quanto permette di calcolare la soglia calorica minima di una dieta onde evitare un rallentamento di troppo del metabolismo e la perdita di  massa muscolare.

Ma adesso indaghiamo più a fondo sulla tecnica della Calorimetria Indiretta.

Calorimetria indiretta, come funziona

Per Calorimetria Indiretta si intende un’analisi che dura 10 minuti circa, non invasiva ed indolore, che misura la quantità di calorie richieste dall’organismo a riposo, per mantenere le funzioni fisiologiche vitali.

È importante sottolineare che, a differenza di alcune analisi non riconosciute, come il vega test per le intolleranze alimentari,  la calorimetria indiretta fornisce risultati validi ed universalmente riconosciuti.

Calorimetria-indirettaIl paziente viene fatto sdraiare su un lettino, il quale indossa una mascherina in silicone morbido che servirà a raccogliere i gas respiratori.

Il soggetto respirerà normalmente e, l’ossigeno inspirato,  entrerà da una valvola, così come la co2 espirata uscirà dalla stessa.I gas respiratori saranno portati alla macchina che analizzerà la quantità di ossigeno e di anidride carbonica prodotta dal paziente per ottenere i risultati metabolici quali:

  • Quante calorie, il soggetto riesce a consumare a riposo;
  • La percentuale di grassi e di carboidrati che il paziente brucia a riposo, fornendo indicazioni circa la capacità del paziente di metabolizzare o meno la massa grassa.
  • Se la persona non è in grado di metabolizzare la massa grassa.

In quest’ultimo caso il medico avrà a disposizione un’informazione fondamentale per la stesura di un piano nutrizionale personalizzato e quindi adeguato alle esigenze del paziente. Dovrà infatti tenere presente che il soggetto tenderà ad accumulare qualsiasi alimento grasso mangerà.

Al contrario, se il nutrizionista non è a conoscenza di quale substrato metabolico il paziente è munito e di quante calorie riesce a consumare a digiuno, non si potrà essere certi della correttezza del piano alimentare che elaborato.

È importante quindi affidarsi ad un nutrizionista che abbia la capacità e gli strumenti adeguati, che riescano a combinare in maniera equilibrata l’apporto di nutrienti e il consumo energetico giornaliero.