Dieta DASH per l’ipertensione arteriosa 16 Maggio 2023 – Posted in: Blog
"Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo"
Ippocrate, padre della medicina moderna nell’antica Grecia
Quando si inizia una dieta, generalmente si tende a pensare che lo scopo sia sempre la perdita di peso.
In realtà l’obiettivo potrebbe essere anche quello di prevenire le malattie croniche, in particolare l’ipertensione arteriosa. Molti studi scientifici sono, infatti, giunti a questo risultato, predisponendo il controllo della pressione come obiettivo centrale di due particolari regimi alimentari: la dieta DASH e quella mediterranea.
Entrambi hanno un effetto positivo circa i sintomi legati all’ipertensione arteriosa, nonché promuovono la prevenzione di ictus e infarto.Di dieta mediterranea ne abbiamo sentito parlare già da tempo, mentre la novità, oggi, è rappresentata dalla dieta dash.
Dieta Dash, il nuovo approccio dietetico per la prevenzione
Dash è un acronimo, che in inglese sta per Dietary Approaches to Stop Hypertension, ovvero, letteralmente, “Approcci dietetici per fermare l’ipertensione”.
È questo lo scopo dichiarato della DASH: l’ipertensione, attraverso un regime alimentare sano ed equilibrato, particolarmente povero di grassi e di sodio.
Il regime alimentare è stato sviluppato dall’istituto statunitense di cardiologia, pneumologia ed ematologia (ovvero il National Heart, Lung, and Blood Institute). Le ricerche documentano come, dopo 2 mesi di regime DASH, sia possibile abbassare la pressione massima di 10mmHg e quella minima di 5mmHg. Ciò è possibile grazie alle caratteristiche di questa dieta, ossia molta verdura e frutta, latticini a basso contenuto di grassi, pochi grassi di origine animale e zucchero.
Questa dieta, o meglio questo regime alimentare, si rivolge non solo a chi, in termini medici, soffre di ipertensione arteriosa, ma a tutti coloro che vogliono adottare uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata.
Ma quali sono i principi cardine della Dieta Dash?
In primis il sale in eccesso. Quest’ultimo, infatti, insieme ad alcune tipologie grassi, è responsabile dell’innalzamento della pressione arteriosa. Per questo la dieta DASH, premunendosi di prevenire e lenire i sintomi dell’ipertensione, ne riduce sensibilmente l’assunzione.
Nel 2001, gli studi si concentrarono sull’uso del sale da cucina e sull’impatto della sua riduzione, confrontando i risultati su una dieta normale e una dieta DASH. Il risultato rivelò un’importante conferma: in entrambi i casi i livelli di pressione arteriosa erano migliorati notevolmente, ma con un incremento maggiore nella dieta DASH.
Altri elementi da ridurre sono l’alcol,i grassi saturi( presenti in carne rossa, salumi, fritture, dolci….etc). Invece andranno aumentati i cibi ricchi di nutrienti essenziali, come potassio, calcio, fibre, magnesio e acidi grassi omega-3 (noci, anacardi, mandorle e pesce azzurro ecc.).
Prendere più porzioni al giorno di frutta e verdura e non dimentica mai l’acqua rigorosamente oligominerale, della quale si consiglia un consumo non inferiore a 1,5/2 litri al giorno.
Dieta Dash, un regime alimentari a portata si tutti
In conclusione questo regime alimentare è pensato appositamente per aiutare chiunque soffra di ipertensione , ma nel suo complesso si rivela una dieta adatta a chiunque voglia condurre uno stile di vita sano, con un’alimentazione equilibrata.
Dal momento che il sovrappeso è uno dei fattori di rischio più seri per chi soffre di ipertensione arteriosa, la dieta DASH è raccomandata anche a coloro che vogliono perdere perso. Per questo motivo esistono versioni leggermente riviste della stessa, che diminuiscono l’apporto calorico giornaliero mantenendo inalterate le ripartizioni tra categorie di alimenti.
In questo modo, si avranno gli stessi benefici della DASH originale, ma si riuscirà a tenere sotto controllo anche il peso corporeo, perdendo i chili di troppo.
Va inoltre aggiunto che,oltre a migliorare la pressione arteriosa, questo regime alimentare favorisce il transito intestinale, previene l’osteoporosi e ha un effetto sul rallentamento del processo d’invecchiamento (merito degli acidi grassi).
Anche lo sviluppo di patologie come diabete di tipo 2 e arteriosclerosi è ritenuto meno probabile, se i principi della dieta sono portati avanti per lungo tempo.