L’importanza degli Integratori Alimentari per evitare carenze 29 Gennaio 2022 – Posted in: Blog

Un’alimentazione sana e bilanciata, è la miglior medicina per il nostro organismo, eppure può non essere così semplice consumare cibi che abbiano la giusta quantità di nutrienti e al tempo stesso la diversità degli stessi, per questo a volte bisogna ricorrere agli integratori alimentari, per integrare quei nutrienti di cui il nostro organismo ha bisogno ogni giorno.

Questo perché gli stessi alimenti, a causa delle moderne metodologie di produzione, non hanno più lo stesso contenuto di nutrienti e molte delle sostanze nutrizionali di cui avremmo bisogno, vanno perse nel processo di raccolta, elaborazione, trasporto e nella preparazione finale; in questi casi gli integratori alimentari ci aiutano a colmare tale mancanza.

Infine, gli scienziati confermano che la frutta e verdura che mangiamo, ha perso quasi tutti i suoi nutrienti a causa delle ibridazioni delle specie, dell’impoverimento dei terreni, della produzione industriale, della lunga conservazione richiesta dalla GDO (grande distribuzione organizzata) e dall’inquinamento atmosferico.

Gli studi che affermano l’importanza degli integratori alimentari

Un team guidato dal Dr. Donald Davis, presso l’Istituto Biochimica dell’Università del Texas, Austin, ha analizzato 43 tipi di frutta e verdura confrontando i valori di vitamine e minerali nel 1950 e nel 1999. Il calo più sostanziale riguarda calcioproteineVitamina CFosforoFerroSali minerali e Riboflavina. «Hanno avuto un crollo medio del 40%» afferma il ricercatore.

Ad esempio, 100 gr di broccoli che nel 1950 contenevano 130 mg di calcio, nel 1999 quel valore è sceso a 48 mg. [Fonte: Davis, D.R. (2005) Trade-offs in agriculture and nutrition. Food Technol].

La dieta moderna è quindi estremamente carente in termini di sostanze nutritive effettive e ciò aumenta il rischio di malattie, per questo un integratore alimentare è indispensabile per fornire il giusto apporto di nutrienti e sentirsi sempre in forma.

Solo 40 anni fa, una corretta dieta bilanciata sia onnivora che vegetariana, sarebbe stata sufficiente a fornire un adeguato apporto vitaminico: ecco perché i nostri nonni riuscivano a lavorare nei campi tutto il giorno senza mangiare molto ed erano più forti.

L’età, il sesso, la condizione fisica ed il livello di attività, contribuiscono a definire le nostre esigenze di sostanze nutrienti e la nostra capacità di utilizzarle; quest’ultimo fatto spiega, in qualche modo, perché ci sono persone che lamentano di sentirsi costantemente stanche e indolenti, mentre altre sono sempre vitali ed attive.

Alcuni aspetti dello stile di vita possono aumentare la domanda di elementi nutritivi: ad esempio, chi svolge regolarmente attività fisica, ha necessità di assumere più sostanze antiossidanti di chi conduce una vita sedentaria, così pure chi è esposto ogni giorno a sostanze inquinanti, chi consuma cibi ricchi di grasso o di additivi chimici e chi è sottoposto a grandi stress.

Alcool, medicinali, additivi alimentari e contaminanti dell’acqua sono altri fattori che determinano un supporto di integratori alimentari.

Un esempio per tutti, sono i fumatori, che trarranno beneficio da dosi supplementari di vitamina C; chi invece beve molto caffè, ha più bisogno di vitamina B. Ormai si ritiene che per ottenere uno stato di salute ottimale, siano necessarie delle dosi di ciascun nutriente che superino il Fabbisogno Giornaliero Raccomandato.

Sostiene il premio Nobel Linus Pauling: “Il Fabbisogno Giornaliero Raccomandato non è il quantitativo che assicura la migliore salute per molte persone, è piuttosto il dosaggio minimo necessario a prevenire la morte o comunque seria conseguenze sulla salute di un essere umano medio”.

I valori consigliabili per mantenere uno stato ottimale di salute, potrebbero essere molte volte maggiori, nel caso di molte vitamine, di quelli indicati nel Fabbisogno Giornaliero Raccomandato”, il concetto stesso di Fabbisogno Giornaliero Raccomandato potrebbe essere obsoleto.

A cosa servono gli integratori alimentari

Un nuovo concetto, sostenuto a partire dagli anni Settanta, che sta riscuotendo un successo crescente all’interno della comunità scientifica, è quello di innalzare il consumo degli elementi nutrizionali ad un livello al quale gli studi hanno dimostrato esserci i migliori risultati per la salute e per la vitalità, e qui entra in gioco l’integrazione alimentare.

Questo livello è stato definito Razione Giornaliera Ottimale (Optimal Daily Intake, ODI) e nel caso di molti elementi nutrizionali, la Razione Giornaliera Ottimale è molto superiore al Fabbisogno Giornaliero Raccomandato.

Per milioni di persone, assumere quantitativi di elementi nutrizionali (integratori nutrizionali) superiori al RDA, può significare migliorare in modo significativo la propria qualità di vita; infatti molti studi dimostrano come il calcio assunto in quantitativi superiori a quelli del fabbisogno consigliato, aiuti a prevenire l’osteoporosi rinforzando le ossa, specialmente in combinazione con una terapia a base di estrogeni e con esercizi specifici di pesi.

Analogamente, ci sono forti indicazioni scientifiche che dimostrano come la vitamina E (il principale antiossidante liposolubile presente in tutte le membrane cellulari) in quantitativi più alti rispetto al RDA, contribuisca a rinforzare il sistema immunitario e a prevenire malattie dell’apparato cardiocircolatorio.

Lo stesso può dirsi per i carotenoidi, nutrienti di origine vegetale estremamente utili alla salute, ma per i quali non esiste alcun RDA. Inoltre, gli acidi grassi essenziali omega-3, per i quali non è previsto alcun fabbisogno minimo raccomandato, si sono rivelati necessari per il miglior funzionamento del cervello e degli occhi nei bambini.

Fanno eccezione le vitamine A e D, che non dovrebbero essere consumate in quantitativi che eccedono quelli consigliati, perché il loro sovradosaggio può risultare tossico. In molti casi l’ODI è pari a molte volte l’RDA e l’unico modo per colmare questo dislivello sono gli integratori alimentari.

Il caso della vitamina E, costituisce un esempio tipico: molti studi hanno dimostrato che l’RDA di 30 I.U. (Unità Internazionali) è un livello troppo basso per difendere l’organismo dagli ossidanti e dai radicali liberi e produrre i migliori effetti sulla nostra salute.

Molti scienziati sono ormai convinti che l’ODI della vitamina E sia fra le 100 e le 600 I.U. ; è però praticamente impossibile assumere questi quantitativi attraverso l’alimentazione, perchè per farlo, si dovrebbero mangiare:

AlimentoQuantità richiestaCalorie
Spinaci1,3 chilogrammi297 calorie
Olio di girasole3,5 cucchiai433 calorie
Maionese11 cucchiai600 calorie
Germe di grano170 grammi670 calorie
Burro di arachidi340 grammi2036 calorie
Burro900 grammi6546 calorie
Pane integrale124 fette6870 calorie
Fegato di manzo3,5 chilogrammi6966 calorie
Uova8 dozzine7238 calorie

In pratica, non c’è chi non possa trarre vantaggio dall’uso di integratori alimentari in grado di fornire questa densità e varietà di elementi nutrizionali fondamentali per la salute, sempre e chiaramente, sotto controllo medico.