Indice Massa Corporea: è un parametro sempre attendibile? 1 Dicembre 2021 – Posted in: Blog

Indice massa corporea (IMC o BMI, acronimo Inglese di Body Mass Index) è un parametro che mette in relazione il peso e la statura di un soggetto.

E’ utilizzato come indicatore dello stato di peso forma di un soggetto, ed è più accurato rispetto alle vecchie tabelle basate semplicemente su altezza e peso.

Calcolo IMC

L’Indice massa corporea si calcola dividendo il proprio peso, espresso in chilogrammi, per il quadrato dell’altezza espressa in metri:

IMC = massa corporea (Kg) / statura (m2)

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’indice di massa corporea, è raggruppabile in 4 categorie:

  • Sottopeso (IMC al di sotto di 19)
  • Medio (IMC compreso tra 19 e 24)
  • Sovrappeso (IMC compreso tra 25 e 30)
  • Obesità (IMC al di sopra di 30)

Indice di Massa Corporea: attendibilità

Nonostante sia uno strumento molto utile per la valutazione di disturbi come il sovrappeso e l’obesità, presenta il grosso limite di non essere in grado di valutare la reale composizione corporea.

Infatti, oltre che dall’eccesso di grasso, il calcolo indice di massa corporea di un individuo, può essere influenzato anche dalla densità ossea, dal volume plasmatico e dalla massa muscolare.

Tutti questi parametri, almeno in linea generale, sono superiori negli sportivi rispetto ai sedentari, con un’alta probabilità di classificare erroneamente come sovrappeso, un atleta di grossa corporatura come i culturisti.
Il discorso può essere anche capovolto, ed una persona, specie se donna e sedentaria, con un indice massa corporea superiore a 23, non si può certo definire magra (62 kg per 1 metro e 65 centimetri di altezza).

Altro limite del Body Mass Index è che non permette di conoscere la distribuzione del grasso corporeo nell’individuo, infatti, rispetto a quello periferico, localizzato per esempio nella zona gluteo-femorale, il tessuto adiposo addominale è associato ad un più alto rischio di diabete di tipo 2, dislipidemiaipertensione arteriosa e malattie cardio-vascolari.

Per tutti questi motivi, ad oggi, anche il calcolo indice massa corporea è stato superato; infatti nella diagnosi nutrizionale si utilizza la BIA (bioimpedenziometria) sia totale che segmentale.

Essa supera i limiti dell’IMC in quanto permette di:

  • misurare le diverse componenti corporee (grasso, muscolo, acqua etc…) e quindi definire lo stato di peso forma sulla effettiva massa grassa;
  • permette di valutare la distribuzione di grasso (e quindi il rischio a determinate patologie) tramite il modello segmentale;
  • permette addirittura di studiare il paziente attraverso uno strumento che utilizza raggi X (DXA),un livello superiore alla BIA (che ad oggi si usa solo per casi particolari) e quindi estremamente preciso nella diagnosi.

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